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Ne siamo usciti migliori?

Danilo Mengoni

L’inizio

Fine gennaio di questo 2022. Ricevo, sulla casella dedicata, una mail rocambolesca di questo per noi nuovo scrittore, Danilo Mengoni.

Mi proponeva alcuni racconti brevi, un paio di racconti più lunghi, un paio di romanzi.

Subito incuriosito inizio a leggere qua e là alcune righe rimanendone immediatamente impressionato.

“Questo è uno che sa scrivere, e anche bene”

Continuando a leggere, pur sempre in ordine sparso, perché sempre più incuriosito, mi sono reso conto che non solo sapeva scrivere bene, ma che sapeva mostrare una facilità di parola e una grande scioltezza di espressione sicuramente fuori dal comune.

“E che fantasia”

Continuando poi nelle letture mi sono anche reso conto che era pure dotato di una fantasia notevole. Ma quello che mi sorprendeva, e tutt’ora continua a sorprendermi, è come questa fantasia lui riesca sempre a metterla al servizio di quello che vuole narrare.

Per capirci: non è una fantasia fine a sé stessa, utilizzata così per il solo gusto di creare mondi immaginari o situazioni irreali.

Mengoni  usa la fantasia come strumento per arricchire, colorare, impreziosire i concetti di fondo che vuole affrontare.

Danilo riesce a catturare l’attenzione di chi legge. Le sue storie sono:

  • divertenti
  • ironiche
  • grottesche
  • ricche di contropiedi

e il tutto porta a riflessioni profonde su concetti importanti.

È stato poi un piacere e un vero divertimento entrare in un dialogo fitto con lui per cercare di dare un ordine, un filo sequenziale a tutto questo materiale e per iniziare a concepire una possibile nuova prima pubblicazione.

E ancor più bello e stimolante ragionare insieme su tanti piccoli dettagli che potessero rendere ancora più accattivante il prodotto finale.

Ne usciremo migliori

è il primo risultato di questo lavoro.

Mengoni racconta con ironia la società post-moderna. Tra Pandemia e Cambiamenti Climatici.

La frase simbolo del lockdown, già sbugiardata alla prova dei fatti, è usata ironicamente rendendola dissacrante.

L’immagine di copertina lo fa capire: tanti bei propositi e principi che si sciolgono con disillusione; come sono disillusi i finali dei due racconti contenuti nel libro.

Si, perché questa pubblicazione è formata da due racconti lunghi, ricchi di colpi di scena e contropiedi, assai movimentati nei dialoghi tra i personaggi, divertenti in tantissimi piccoli dettagli, apparentemente casuali ma non banali, e con finali, appunto, che invece lasciano sul viso il sorriso sarcastico disilluso e la consapevolezza delle tante più o meno piccole nostre miserie quotidiane.

Il Cinepanettone

Cena di Natale. Scenario Post-Covid. Protagonista una famiglia male assemblata e alcuni ospiti malcapitati.

Ironia e sarcasmo portano a considerazioni amare su un tutti i difetti verso cui la società sta precipitando clamorosamente.

Spaghetti Western

Antartide; scenario “ecosistema modificato”, il cambiamento climatico ha colpito. Eroi post moderni alla ricerca di un eroe di antichi valori. Totalmente surreale da sembrare assolutamente plausibile.

Perché leggerlo

Può essere una piacevole e divertente lettura estiva, da ombrellone o da pennichella all’ombra di una pineta. Allo stesso modo è anche un buon libro da comodino; con il solo rischio di tirar tardi perché troppo presi dalla storia.

Diverte, cattura, non annoia, coinvolge; ma non lascia nessun vuoto superficiale alla fine.

Ci sono poi alcune sorprese qua e là, magari anche un po’ inusuali per un libro di narrativa, che arricchiscono e integrano la lettura, ma questo lo si scoprirà solo leggendo.

Io mi sono divertito un sacco a pubblicarlo, l’augurio è che possa divertire tanti lettori nel leggerlo.

Il libro è ordinabile e acquistabile presso tutte le librerie fisiche e online, ma se cliccate qui fate prima.

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