Linee Confuse
Un romanzo che racconta di genti e di confini incerti, dal secondo dopoguerra agli anni Settanta.
Storie che si intrecciano e che descrivono la ricchezza di una fusione di popoli tra mare e continente, tra Est e Ovest, tra Venezia Giulia e Istria.
Trieste è un capolinea, con le sue verità sotterranee, le sue comunità parallele e la ricchezza di culture genialmente eclettiche.
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Le Linee Confuse di questo nuovo romanzo di Saverio Merzliak altro non sono che i confini incerti e contesi dei territori di Trieste, Istria e Dalmazia. L’epoca da cui parte la narrazione è quella del dopoguerra e in questo può essere considerato una continuazione del precedente romanzo “L’eclissi di San Sabba” da cui eredita un personaggio che è l’occhio distaccato e osservatore attraverso cui il lettore può immergersi nella comprensione di quei difficili anni.
Tramite questo osservatore arriveremo fino all’inizio degli anni Settanta, in un intreccio tra fatti reali e narrazione di fantasia che rendono viva e attenta la descrizione di questa “terra di mezzo” così ricca di contrasti e sfumature da renderla oltremodo affascinante.
In questo nuovo romanzo l’autore attinge anche a racconti e memorie familiari, confuse, anch’esse, tra le avventure dei vari personaggi.