La Metamorfosi dei Papaveri
I papaveri: fiore simbolo dei popoli di Israele e Palestina.
A questi fiori è chiesto un cambiamento, una evoluzione, una maturazione: superare conflitti e confini e trovare insieme la pacifica coesistenza.
L’autore immagina questo in un futuro non troppo lontano, quando la scienza e le nuove frontiere della epigenetica diventano strumenti per sconfiggere violenza e odio, e per favorire quel processo di pace atteso da decenni.
Gli scenari sociopolitici e i progressi delle neuroscienze si mescolano in questo thriller che lascia costantemente il lettore in equilibrio tra realtà e verosimiglianza: ciò che ancora non è, ma che potrebbe essere.
Ma nella narrazione l’autore non perde occasione per esprimere l’amore e la nostalgia per la sua terra natale ribadendo la sua profonda convinzione verso le ragioni della non-violenza e della pacifica convivenza tra i popoli.
Tutto il suo vissuto, la sua sensibilità e la sua profonda umanità vivono in questo romanzo.
Il volume contiene un’appendice di sintesi storica sulla crisi isreaelo-palestinese.
16,50€ 15,70€
Perché leggerlo?
È scritto bene, stile scorrevole, trama accattivante e già per questo è una lettura piacevole e non fa venire mal di testa.
È un giallo, un po’ politico, un po’ scientifico, sul filo della verosimiglianza tra ciò che è e ciò che ancora non è, ma potrebbe essere.
È una denuncia verso una situazione politica e sociale (la crisi israelo-palestinese) ormai incancrenita nei decenni che provoca solo sofferenza, povertà e morte.
È una provocazione etico/morale sulla possibilità di intervenire sul carattere delle persone per modificarne il comportamento sociale.
È un inno alla Empatia, come massima espressione della sociabilità umana e come rimedio ai conflitti della società contemporanea.