Cerco. Annaspo in rete. Spulcio siti fino ai piè di pagina più nascosti.
Avere dieci minuti di visibilità per una piccola casa editrice è fondamentale.
Riuscire a trovare qualcuno che possa interessarsi a quello che pubblichiamo, ma anche al perché e al percome pubblichiamo è di vitale importanza.
Ma è anche la cosa più difficile da realizzare.
Trovo tanti siti, tanti profili social, tanti blog di “amanti dei libri” oppure “appassionati di lettura” e ancora “gruppi di lettura” e così via.
Poi leggo tra le righe e capisco che per tutti questi, nel loro “universo libri”, esistono Lettori, Autori, Recensori, magari anche Agenti letterari, ma le Case Editrici NO!
«Sei un nuovo autore e vuoi pubblicizzare il tuo nuovo libro autopubblicato? Scrivici qui…».
«Sei un lettore compulsivo e hai un nuovo libro da suggerire al gruppo di lettura? Contattaci…».
E capisco che per moltissimi di loro la “Casa Editrice” è ancora e solo vista come il Mangiafuoco che se ne approfitta dei poveri autori, che specula e si arricchisce alle spalle di lettori inconsapevoli, che complotta e intrallazza.
Poi, ciliegina, il 90% dei libri che vengono proposti sono dei soliti giganti dell’editoria; di quelli che hanno già gli scaffali e i bancali preassegnati nelle librerie di catena e nella GDO.
E il piccolo editore che “ci crede ancora” che lavora fianco a fianco con l’autore per produrre prodotti di qualità, adeguati al mercato, credibili e, soprattutto, piacevoli e/o utili non trova alcun spazio!
Mai un “Influencer” che proponga un lavoro di collaborazione con i “Piccoli” per promuovere i lavori meritevoli che possono essere degni di emergere.
Però le strizzatine d’occhio agli autori autopubblicati quelle sì, perché il narcisismo dello scrittore è terreno fertile su cui speculare!
E questa la chiamano libertà di stampa?!
Questa libertà non la si garantisce solo abolendo (o anche solo limitando) la censura.
Questa libertà la si garantisce promuovendo la pluralità e lo scambio culturale.
E a questo punto mi torna sempre in mente una frase di Longanesi: “In Italia non è la libertà che manca, mancano gli uomini liberi!”.
Ho letto il vostro “Ne usciremo migliori” di Danilo Mengoni: bellissimo!
No, voi di Tresogni non siete proprio dei Mangiafuoco, piuttosto siete Fate Turchine che trasformano esseri inanimati in creature vive. Prendete file di testo di autori sconosciuti e li trasformate in una delle cose più vive che conosco: un libro.
Fate un gran lavoro, pubblicate gran bei libri, siete dei grandi uomini (e donne) liberi. Grazie, veramente